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PARR.SS.QUIRICO E GIULITTA MM.
Parrocchia di Carniana
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Parrocchia di S. Matteo Ap. in Carniana


Questa villa montuosa trovasi sulla strada che dalla Gatta, traversando il Secchia, conduce a Villa Minozzo, del quale comune fa parte. Dopo che questa villa, insieme ai luoghi circonvicini, venne in potere degli estensi, quali ne formarono un feudo che in seguito ebbe il titolo di marchesato. Come feudo ebbe diversi padroni. Nel 1623 apparteneva al conto Lodovico Ronchi di Modena (Azzari); nel 1707 era feudo del conte Pietro Carandini pure di Modena (visita Picenardi), e nel 1788 aveva il titoliceo di marchesato ed apparteneva alla Casa Arnaldi di Firenze, che lo tenne fino all'estinzione dei feudi. Questo marchesato abbracciava i due comunidi Carniana e Poiano, ciascuno dei quali ha propria Adunanza dei Reggenti. Cessando il feudo, Carniana appartenne poi sempre come semplice villa al comune di Villa Minozzo. La chiesa di San Matteo Apostolo di Carniana è figliana della Pieve di Minozzo, non molto antica perchè non la troviamo in nessuno dei due elenchi del 1302 e 1318. La vediamo solo per la prima volta nella visita Pallavicini del 1462 e nella visita Cervini del 1543 non aveva il battesimo e non vi si conservava il SS. Sacramento: "ibi non est batismum nec Corpus Christi". Fino dal suddetto anno 1462 a questa chiesa vediamo unita quella di Poiano; tale unione la troviamo pure in tutte le visite e collacazioni posteriori fino al 1645, nel quale anno, con decreto del vescovo Coccapani del 18 novembre, le due chiese furono separate. Ebbe sempre conservato il titolo di rettoria. Fino dal 1607 la chiesa parrocchiale esisteva sulla vetta del monte detto dei Moratelli, ma stante la posizione troppo esposta ai venti ed alle intemperie, nonchè in causa di una lavina che fortemente la minacciava, fu abbandonata circa il 1721, allorchè la famiglia Rocchi ne fece fabbricare un'altra in luogo detto Prato di Giacomello, chiesa che fu benedetta il 5 novembre 1727 sotto il rettorato di don Valentino Severi. La vecchia chiesa, secondo la visita Picenardi del 1707, posta juxta Situlam, consisteva in una piccola navata con due altari. Ma anche la chiesa, benedetta nel 1727, fu rovinata nel 1839 da una frana, per il che si pensò di fabbricare l'attuale circa il 1840 in luogo detto alle Pianelle, chiesa che appunto nel 1850 è detta nuova. Questa chiesa è di buona architettura, ad una sola navata in forma quasi di croce greca, tutta in volto con tre altari. Sulla porta leggesi: "A. D. MDCCCXL BENE FUNDATA EST SUPRA FIRMAM PETRAM D. G. RETT. CARNIANA tratto da: P. Scurani, Le chiese della diocesi di Reggio Emilia, ms in Arch. Curia Vescovile di Reggio


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